sabato 28 giugno 2008

E.F.T. - emotional freedom techniques

Grazie a Debora Conti ho avuto la splendida possibiltià di avvicinarmi a EFT.
Si tratta di una tecnica di autoguarigione, una sorta di agopuntura senza aghi. Praticamente si vanno a stimolare i punti iniziali dei meridiani per mandare degli impulsi che sciolgono i blocchi energetici. Detta così pare un po' strana lo so. Probabilmente se me l'avesse raccontata qualche altra persona non l'avrei nemmeno presa in considerazione ma il giorno del seminario ero così "lanciata" dall'entusiasmo, Debora mi ispirava tale fiducia che ho provato. Ebbene, ho visto che funzionava!
Ci ho provato con scetticismo per evitare l'effetto placebo ed è stato sorprendente il risultato.
La prima volta ho lavorato su uno stato emotivo (agitazione). Poi ho lavorato sul respiro bloccato, su un mal di testa che non voleva passare, sul collo bloccato al mattino appena sveglia, su una puntura d'ape nascosta nel mio pigiama che era stato steso all'aperto (in quel caso non è gonfiata e il bruciore se n'è andato immediatamente, ancora prima che finissi il giro) l'ho poi utilizzato su una piantina che stava appassendo e su due talee di oleandro che sono radicate in meno di una settimana, l'ho ancora utilizzato su vari stati emotivi, nei momenti di agitazione, prima di parlare in pubblico...
Ho poi seguito i corsi di primo e secondo livello con Andrea Fredi e ne sono rimasta ancora più affascinata, anche perchè Andrea è un vero artista di EFT, sul suo sito http://www.eft-italia.it/ c'è il manuale "il codice del benessere" da scaricare gratuitamente ed è una risorsa molto completa per praticare EFT, inoltre sempre sul sito ci sono moltissimi approfondimenti con casi di applicazione pratica di eft, alcuni sono testimonianze di operatori italiani, altri sono traduzioni dal sito di Gary Craig (il "papà" di EFT). tutti spunti molto utili per diventare artisti di EFT, perchè la cosa più bella è che EFT oltre ad essere un metodo di autoguarigione gratuito (sia Gary Craig che Andrea Fredi mettono a disposizione gratuitamente sul loro sito una grande quantità di materiale che è più che sufficiente per studiare la tecnica in maniera approfondita) è anche personalizzabile, ci si mette in ascolto delle proprie sensazioni e si hanno delle intuizioni meravigliose. Per chi vuole imparare a praticare EFT Andrea ha messo a disposizione anche un video (sempre gratuito!) che trovate nella home page nella colonna a sinistra insieme al video di Gary Craig. Che dire? provate a visitare il sito di Andrea, provate a praticare eft su piccole cose (il singhiozzo che non vuole passare, un muscoletto che fa male, un mal di testa, un sentimento negativo...) e sappiate poi dirmi come vi siete trovati.
Per conto mio a distanza di un anno dai corsi di Andrea ho deciso di fare due sesssioni telefoniche con lui per risolvere due grossi problemi della mia infanzia. Il primo è stato un fatto traumatico che ha influenzato gli ultimi 20 anni della mia vita. Lasciato andare in un'ora di sessione telefonica (e pensare che l'avevo trattenuto per 20 anni!). Il secondo un po' più complesso è stato molto affievolito e la sessione ha gettato delle ottime basi per poterci lavorare da sola (perchè prima ero completamente bloccata).

Consiglio a tutti di provare, probabilmente ve ne innamorerete come è successo a me!

martedì 24 giugno 2008

il metodo del "giusto peso per sempre"

Questo è sicuramente un post che mi sta molto a cuore.
Non sarà di facile stesura perchè le sensazioni che ho a riguardo sono molto forti e temo di non riuscire a rendere l'idea di come incontrare Debora Conti abbia cambiato la mia testa.
Partiamo dall'inizio allora.
tutto è nato il giorno in cui stavo leggendo il libro di Jean Philippe Zermati "dimagrire senza diete" ed.Tecniche Nuove. Leggevo cose che erano logiche ma che mi sembravano impossibili da mettere in pratica e pensavo: "se solo ci fosse in Italia qualcuno che insegna queste cose, ci andrei subito!" (ancora non conoscevo la Legge dell'attrazione di cui parlerò in un prossimo post). Dopo aver provato tante diete non credi più a niente e quello che c'era sritto mi sembrava l'unica via ancora percorribile.
Dopo poco tempo, non so come non so perchè ho trovato il sito di Debora. Ero sbalordita perchè leggevo quello che c'era scritto e ritrovavo i concetti di quel libro che doveva essere finito in fondo a qualche scaffale tra le cose lette e mai messe in pratica. così mi sono subito interessata. Ho visto che avrebbero fatto un seminario a distanza di un mese, era la mia occasione. Lì per lì mi sono detta che la cifra richiesta per un giorno di seminario era impegnativa per le mie tasche. Poi ho riflettuto bene: solo un anno prima (anzi meno) avevo speso praticamente il doppio per seguire una dietologa che mi aveva fatto perdere 4 chili in 4 mesi e che aveva preso il giro a chiedermi 25 euro una volta al mese per pesarmi e dirmi: "bene, continui così" anche se non avevo perso un etto. Questo ragionamento mi ha convinta e ho inviato subito la richiesta d'iscrizione ed ho anche acquistato il manuale (non potevo aspettare ancora un mese, quando qualcosa m'interessa divento di un'impazienza colossale). Beh è stato uno dei migliori acquisti della mia vita. Sono arrivata al seminario diciamo "già preparata" ma gli esercizi che abbiamo fatto quel giorno, vedere Debora spiegare... è stata una splendida esperienza perchè mi ha permesso di imparare molte cose tra cui anche E.F.T.!
Ricordo di aver pensato subito che fosse una persona molto brava a gestire la discussione, perchè in certi casi, quando dai spazio a un pubblico, rischi che ne prenda troppo, lei invece mi ha dato la sensazione di essere sicura di sè e sapere esattamente quanto spazio concedere e come riprendere la parola.
Quando ho frequentato il seminario, la mailing list di Deb era piuttosto magra, c'erao pochissimi iscritti e scrivevano poco. Dopo due o tre seminari si era popolata di gente meravigliosa pronta a confrontarsi e sostenersi.

Che cosa mi ha dato questo metodo?
Non voglio parlare di perdta di peso o di centimetri oggi, seguendo i vari links potrete vedere da soli che questo metodo funziona e come funziona, io oggi voglio parlare della libertà e della coscienza di me.
Debora mi ha insegnato l'indipendenza e per questo avrà la mia eterna gratitudine. Mi ha parlato di potere d'influenza e di controllo e voglio spiegarlo anche a chi legge questo blog.

Ci sono tre livelli di potere che abbiamo sui fatti della vita:

Nessun potere: ci sono cose nella vita sulle quali non abbiamo nessun potere, nè d'influenza nè di controllo, nessuno. Esempio: oggi piove. Posso controllare le forze metereologiche? no. POsso influenzarle in qualche modo? No. quando so di non aver nessun potere su qualcosa è inutile che ci spenda energie e imparo a conviverci senza arrabbiarmi (mica posso imprecare se oggi piove e io volevo fare un pic nic, o meglio, posso urlare fin che voglio ma le cose non cambieranno per cui meglio incanalare l'energia altrove.

Potere di influenza: quando la questione riguarda qualcun altro posso provare ad influenzare le sue scelte/decisioni. Non posso decidere per questa persona, non posso costringerla, posso solo provare a farla ragionare e portarla dalla mia parte. l'importante sta nel capire quanta energia impiegare per questa crociata, perchè se mi rendo vonto che non ho modo di convincerla devo accettare il fatto che è il suo potere di controllo e che io ho solo potere d'influenza

Potere di controllo: quando quello che succederà dipende solo da noi. Ovvero, io posso decidere in questo momento se alzarmi e andare a bere un bicchiere d'acqua, se stare qui a scrivere, se andare a fare una passeggiata, se mangiare una torta alla meringa con la panna o se prendere una pistola e sparare al primo che incontro per strada. Quello che io faccio dipende solo e soltanto da me, compreso e assimilato queto concetto viene automatico il riconoscimento del nostro senso di responsabilità (ovvio che sono io ad agire e sono l'unica a poter decidere sulle mie azioni, mi devo assumere la responsabilità delle scelte che faccio) e a quel punto non esiste più il: "ho mangiato per colpa di tizio che mi ha fatto arrabbiare" oppure il "Non ho scelta" come scrivevo qualche tempo fa nella mailing list di Deb, un semplice esercizio per aumentare la coscienza che siamo noi a decidere della nostra vita è imparare a cancellare dal nostro vocabolario la frase "non posso..." ad esempio se mi invitano a cena e io pensavo di passare la serata in casa con la mia famiglia smetto di dire "mi spiace stasera non posso" sostituendolo con: "grazie, magari facciamo un'altra sera perchè questa sera vorrei passarla a casa con la mia famiglia" perchè questo mi rende responsabile della mia scelta, è anche una questione di autstima, io ho il diritto di fare quello che voglio e non vedo perchè dovrei dare l'idea (agli altri e anche a me stessa) di essere subordinata ad altri impegni, stabilisco io le mie priorità.

Quando ho imparato che il potere di controllo era quello sui cui dovevo convogliare la maggior parte delle mie energie la mia vita ha iniziato ad essere molto più serena ed equilibrata.
Grazie a Debora ho imparato che posso accettare le persone intorno a me e non farmi influenzare dai loro umori, ho imparato ad annullare le critiche "cattive" (c'è un interessantissimo esercizio in merito: immaginate la persona che vi sta criticando con la bocca a trombetta e immaginate che quello che vi dice esca come se fosse il suono di quella trombetta, ora la persona ha la faccia verde ed enormi orecchie... serve a ridurre l'impatto di quello che dice) ho imparato a dire di no, ad amare me per prima, ad accettarmi, a gustare la vita, a dare importanza a quello che penso e a quello che faccio e a credere in me.
Credo siano obiettivi più importanti dei centimetri o dei chili persi, per quelli vi rimando ai links sulla destra (riappacificarsi con il proprio corpo - PNL e rapporto col cibo) e a questi di seguito che sono tutti prodotti che mi sento di consigliarvi in tutta sincerità:












siti etici ed ecologici

Vi invito a visitare il sito sui biodetersivi, è ricco di spunti e secondo me il manuale sui detersivi bioallegri è veramente utilissimo. Ci permette di pulire la nostra casa senza inquinare (o facendolo il meno possibile). Purtroppo pensiamo sempre che: "lo fanno tutti, cosa cambia se non lo faccio io?" questo è in totale antitesi con il mio pensiero. Non smetterò mai di ripeterlo, è VITALE che ognuno faccia la propria parte, io sono da sola, è vero, ma posso essere da sola a inquinare o da sola a preoccuparmi del mondo. Posso poi essere da sola a cercare di cambiarlo, ma essere soli significa solo che abbiamo la piena responsabilità delle nostre azioni. Perchè in realtà io non sono sola a preoccuparmi della salvaguardia delle falde acquifere...
vorrei invitare le persone che leggono questo messaggio e che utilizzano prodotti "handmade" non inquinanti (ma anche a tutti gli altri) a fare un piccolo cenno: partecipate al sondaggio nel menù a destra in basso, giusto per far vedere che non siamo sporadici episodi ma un gruppo numeroso.. (il blog è nuovo non lo conosce ancora nessuno ma piano piano sono certa che si riempirà di testimonianze di "ecoattenti" perchè so che siamo in tanti!) e che, anzi, divulgare queste informazioni così utili (tra parentesi, i prodotti handmade per le pulizie di casa sono estremamente più economici non solo ecologici) può farci aumentare sempre di più, e se avrò convinto anche una sola persona a ridurre l'inquinamento prodotto, avrò ottenuto un successo...
Sarebbe bello poter abbandonare totalmente i prodotti inquinanti, ma per chi non se la sente, esiste comunque la possibilità di provare a inquinare meno... basterebbe già provare a fare il bucato con metà detersivo, interrompendo il lavaggio in modo da lasciare in ammollo i capi, si scoprirebbe che vengono comunque puliti, se poi si volesse aggiungere dell'acqua con acido citrico o aceto al posto dell'ammorbidente, ci si troverebbero dei capi ugualmente morbidi, meno inquinati (l'ammorbidente che resta sui capi è sempre un prodotto che finisce per essere assorbito dalla nostra pelle!) si risparmierebbero dei soldi e si salverebbe l'ambiente almeno un po'... ovvero si ridurrebbe a meno della metà l'inquinamento attuale dovuto ai detersivi...
Altri due siti utilissimi: cosmETICOblog (consigli su cosmetici handmade (ma anche qui si spazia anche nella cura della casa) semplicissimi, naturali, sani, supereconomici e in più VEGAN. Anche per questo sito vale il discorso appena fatto, con l'aggiunta che in questo caso è la nostra pelle a rimetterci se utilizziamo i prodotti sbagliati) e saicosatispalmi (tante ricette per chi ama preparare in casa i propri cosmetici).
La lista di discussione "sapone" e il sito della mitica Patrizia per imparare a fare in casa il proprio sapone.
Per finire non posso non citare il biodizionario: tanto per convincervi che le multinazionali dei cosmetici spesso non fanno il bene della nostra pelle, prendetevi la briga di leggere l'INCI (elenco degli ingredienti) di uno qualunque dei vostri cosmetici, inserite ogni ingrediente nel motore di ricerca del biodizionario e vedere cosa vi spalmate addosso.
Vi invito a segnalarmi altri siti simili se volete.

Casa Organizzata

Vorrei spendere due parole per questo utilissimo blog (che ha anche una sua lista di discussione).
Io, disordinata di natura, quando ho scoperto questo metodo sono rinata (chiaro che poi bisogna applicarlo). Il concetto è piuttosto semplice: organizzare il proprio tempo in modo da tenere a bada il caos, senza impiegarci mezza giornata.
Il tutto è strutturato su piccoli compiti di pochi minuti ciascuno e su alcune mosse tattiche (ad esempio tenere sotto controllo i punti in cui siamo soliti accumulare cose e una o due volte al giorno buttarsi su quei punti e togliere tutto quanto, oppure tenere uno straccetto vicino a lavabo e lavello e asciugare dopo ogni utilizzo in modo da non ritrovarsi alla domenica mattina a usare l'anticalcare per scrostare una settimana di gocce). Ci si accorge che un minimo impegno quotidiano rende la casa più vivibile e ci crea un sacco di tempo libero, inoltre imparare a gestire le cose in questo modo può essere utile anche nell'educazione dei figli.
Mi ricordo quand'ero piccola, sulla mia scrivania si accumulavano chili e chili di "roba" fino a quando mio padre non ne poteva più e m'intimava di riordinare la stanza. A quel punto però avevo accumulato talmente tanto caos che non sapevo più nemmeno da che parte iniziare.
Adesso per riordinare i punti critici uso una cassetta pieghevole con manico. Prendo tutto quello che ho in giro e riempio la cassetta, poi giro per casa con la cassetta appesa a un braccio e man mano che tiro fuori qualcosa la metto al suo posto. Mi do un limite: solo quello che ci sta nella cassetta. in questo modo so che non mi aspettano due ore di lavoro per riordinare (non ci sta il mondo in una cassetta di plastica...) e se serve, farò una seconda sessione più tardi (eventualmente anche una terza...).
L'importante è non voler fare tutto insieme, porsi dei limiti: una sola cassetta di roba, solo 10 o 15 minuti (utilizzare un timer da cucina diventa utilissimo) solo un'anta della cucina, solo due cassetti dell'armadio...poi una pausa gratificante (una passeggiata, una doccia, un film, un po' di lettura, insomma qualcosa per noi) e al limite si riprende dopo.
Ultima cosa: pianificare i lavori nell'arco della settimana. ovvero, ci sono i lavori quotidiani (scopare per terra, lavare i piatti ecc) poi ci sono i lavori extra (pulire i davanzali, lavare gli asciugamani, pulire a fondo tutto il bagno, sistemare le cose che sono rimaste ingiro in camera da letto...)questi vanno suddivisi equamente durante la settimana, così al martedì so che oltre ai lavori quotidiani avrò i davanzali da pulire... qui trovi un organizer che puoi modificare secondo necessità, che ti aiuterà a gestire i lavori domestici.

lunedì 23 giugno 2008

La mia cavalla, maestra di vita

Una delle cose vermente importanti della mia vita è la mia cavalla.
Da quando l'ho conosciuta sono cambiata moltissimo, è cambiata la mia coscienza della Natura e del mondo.
Il cavallo è un essere eccezionale, non per i miti scontati, non per l'idea di potere che deriva dai cavalli da guerra (senza nulla togliere a questi ultimi: hanno fatto la storia...). Il cavallo è eccezionale perchè è un animale di 500 chili in media, che se solo decidesse potrebbe farci a pezzi senza faticare più di tanto; è un ANIMAle che per sua natura sarebbe portato a fuggire da noi, invece si concede totalmente. noi siamo i suoi potenziali carnefici e lui ci da la sua fiducia (troppo spesso mal riposta) va contro al proprio istinto e ci accetta. Immagina di essere in guerra: sei un soldato in campo di battaglia, arriva un soldato nemico che ti sorride, tu gli dai fiducia e lo segui. Questo è ciò che fanno i cavalli con noi e già per questo motivo dovvremmo loro eterna gratitudine.
Rapportarmi con la mia cavalla mi è servito molto. Non è uno di quei cavalli che selli e fanno qualunque cosa tu chieda loro. è una "femmina", vuol fare di testa sua, probabilmente perchè la sua esperienza le ha insegnato che se non pensa lei alla propria pelle non lo faranno i bipedi con cui ha a che fare. Così, in passeggiata prende iniziative. Sono poche le persone a cui permetterei di montarla in passeggiata. non perchè sia una cavalla "difficile" ma perchè ormai la capisco al volo, sento il movimento di un suo muscolo e so cosa sta pensando, conosco le sue paure a memoria, e se non la spaventa un trattore che le passa a due centimetri, la terrorizza magari un ciuffo d'erba che secondo lei non dovrebbe stare lì, o il rumore di una forchetta che cade in una casa a 500 metri da noi...

Un caro amico mi ha insegnato che, a dispetto di tutta l'etologia, i cavalli e i bambini non sono tanto diversi, e che se ragiono come se avessi a che fare con un bambino, quasi sempre riesco ad ottenere molto di più. Da quando ho imparato a fare ciò, riesco a rapportarmi molto meglio con tutti gli animali con cui ho a che fare ed in realtà è molto più semplice in questo modo.
Antropomorfizzare un animale può essere molto dannoso e a volte svilente (mi vengono in mente i cagnolini vestiti da sposi...). I cavalli chiusi in box perchè se no prendono freddo sono una pazzia. I cavalli che possono scegliere quasi sicuramente staranno sotto la neve in pieno inverno... E non si beccheranno nemmeno il raffreddore. Ma siccome non possiamo ragionare come fanno loro (è quantomeno presuntuoso pensare di poter sapere come pensano gli animali) ho deciso di ragionare come se fossi io nei suoi panni, o come se fosse un bambino. E funziona benissimo! La cosa più importante per me è rispettare le loro esigenze e la loro natura (lasciarli liberi e non in gabbia, lasciare cibo sempre a disposizione ecc. ....) ma poi il modo che abbiamo di rapportarci con loro secondo me può ignorare molte regole etologiche...
In un altro post spiegherò qualcosa sul clicker training.

Penso che questi anni passati con lucy abbiano fondato le basi per diventare un discreto genitore e di questo non posso fare a meno di ringraziarla... Di questo e di mille altre cose!

campagna "io faccio la mia parte"

Nel pieno spirito di quello che penso, ovvero che ogni goccia d'acqua è preziosa per l'oceano, vorrei segnalare questa interessante iniziativa dell'associazione progetto gaia.

Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco. "Cosa credi di fare!" Gli chiese il leone. "Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile. "Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione. Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: "Io faccio la mia parte!".

Essenzialmente il progetto consiste nel "consumare" in modo etico per almeno un giorno a settimana. Può sembrare una sciocchezza ma i calcoli parlano: vedi qui . Consumare cibi alternativi alla carne, evitare la grande distribuzione e preferire i produttori locali almeno un giorno alla settimana può fare veramente la differenza.
Inoltre per chi non intende diventare vegetariano lo sforzo è minimo (un giorno su 7... fa anche bene sostituire le proteine animali con quelle vegetali, anzi farebbe bene farlo più spesso! lo spezzatino di soya o i legumi in generale sono ottimi alimenti) ed il rapporto con i benefici ottenuti sia a livello personae che mondiale, è sicuramente vantaggioso e degno di considerazione.

Qui i link al materiale informativo, credo sia opportuno divulgare questa cultura.


domenica 22 giugno 2008

i cavalli, di nuovo nella mia vita


Da piccina ho fatto un corso di equitazione. Dieci lezioni estive. ero affascinata da questi animali ma quando poi ho iniziato a montare ero terrorizzata. finivo le lezioni in lcrime perchè avevo paura (una cavalla alla quale non riuscivo a far fare quello che mi dicevano, ero in balìa di questa creatura). alla fine della decima lezione ho giurato di non montare mai più... e infatti... nel 2001 la mia amica Angela è riuscita a farmi montare di nuovo in sella ed è stata la fine della mia indipendenza da equini. mi sono definitivamente ammalata di equinite.
Ho poi cambiato maneggio, sono andata in un posto più vicino a casa che era però fatiscente, i cavalli venivano trattati male, sempre chiusi in box sporchissimi... in particolare c'era una cavalla che nessuno voleva montare, era la più bruttina e anche un po' fetente.
Mordeva, sgroppava e aveva fama di essere saltata in un canale con tanto di cavaliere sulla schiena l'ultima volta che era uscita. un giorno me l'hanno fatta montare e invece è stata bravina, così mi sono presa l'impegno di montarla regolarmente. un giorno poi siamo cadute insieme, da ferme. cercavo di farle fare i passi indietro e lei era inchiodata, a un certo punto è balzata indietro, è scivolata e si è seduta. Io mi sono lasciata cadere all'indietro, lei si stava ribaltando su di me ma ha guardato dov'ero e si è buttata dall'altra parte. In quel momento mi sono innamorata (e ho anche sentito un dolore terribile per la caduta). dopo una mezz'ora in cui mi sono ripresa mi sono fatta letteralmente buttare in sella e ho fatto qualche giro al passo, perchè se non fossi rimontata subito forse non l'avrei più fatto.
A distanza di un anno tutti dicevano che era la mia cavalla, avevo rotto le scatole finchè ero riuscita a convincere i proprietari a farmi uscire in passeggiata con lei. siamo passati dal non uscire dal portone (s'inchiodava) a passeggiate in prima fila di fianco al cavallo guida (nè davanti, nè dietro). a volte mi hanno fatto dei numeri da criminale (partenze al galoppo senza chiamare l'andatura, farmi affiancare da un cavallo di una ragazzina di 12 anni che era ingestibile quando partiva al galoppo, e la mia cavalla non era da meno...) fino al venerdì notte in cui ho sognato che la mandavano al macello. sono andata al lunedì e mi hanno detto: "la trovi qui per caso, sabato la stavamo caricando sul camion del macello con quello zoppo, poi non mi hanno portato l'altro cavallo allora lei l'ho tenuta"...
Senza dirmi una parola.
E io l'avevo sognato.
Il giorno dopo ho mandato mia mamma con l'assegno per comprarla, alle 10 di mattina. All'una sono arrivata con un trailer, l'ho caricata e me la sono portata via da quel posto infame, con questi che mi bestemmiavano dietro, che mi dicevano che non me l'avrebbero data, che il prezzo se non l'avessi tenuta in pensione da loro era differente... poi l'hanno spaventata, è scappata e si è fatta male, l'hanno vista zoppa e me l'hanno data.
Fortunatamente non si era fatta nulla e quel giorno, 7 maggio 2003, è iniziata la mia vita con Lucy, fatta di scoperte, di lotte, di fughe, di calli nelle mani, di addestratori, di mailing list, di forum, di consigli di amici, di lunghe chiaccherate per sapere i punti di vista di tutti, di stage, di corsi... e poi, finalmente, mi sono messa in ascolto e a quel punto le cose hanno iniziato a funzionare.

poi ho aperto un'attività

Un bel giorno ho deciso di aprire un'attività. l'ho fatto perchè mi allettava l'idea del rapporto con la gente, perchè pensavo che mi sarei gestita gli orari come volevo, che avrei potuto guadagnare in base alle mie esigenze, pensavo che mi avrebbe aiutato a crescere ed emanciparmi (ero molto timida), pensavo che se fosse andata bene avrebbe potuto venire a lavorare con me anche il mio ragazzo...
Si sono rivelate tutte idee incoscienti per almeno un migliaio di motivi!
Quando hai un'attività in proprio specie quando l'avvii, non esistono orari. il cliente può chiederti qualunque cosa, anche le più assudre, tu pensi di doverlo accontentare perchè il cliente ha sempre ragione, lo accontenti (anche se per fare un lavoro da 1 euro ti occorre mezz'ora di lavoro) perchè pensi che un cliente soddisfatto tornerà, finisci il lavoro e batti lo scontrino e lui pretende lo sconto (in genrere del 50%) e hai buone probabilità di non vederlo più.
Insomma, all'inizio lavori sempre in perdita, perchè non sai quanto vali, perchè hai paura che non funzioni e allora cerchi di tenerti stretto qualunque cliente, perchè non hai ancora imparato a comunicare, perchè sei insicuro....
Poi inizi a capire le tue potenzialità, sai perfettamente quanto impiegherai a fare quel lavoro e sai bene sotto quale importo non ti conviene lavorare (costi fissi, costo del materiale, tempo impiegato per il lavoro e tassazione del guadagno. rischi di trovarti a lavorare per 2 euro l'ora puliti...), allora inizi a gestire diversamente le cose e tutto funziona meglio.
Il negozio, rapportarmi con certi clienti (finivo un lavoro una sera alle 22,30 perchè ero stata male al pomeriggio e il mattino seguente avevo la consegna. ovviamente la serranda era abbassata, una pazza è venuta a bussarmi alla vetrina per lasciarmi dei fogli che avrei dovuto trascrivere... poi li guarda, mi guarda e mi dice "comunque sono incasinati vengo domani così li facciamo insieme" :-O ho poi saputo il giorno seguente che ha citofonato a tutti i condomini per farsi aprire per cercare di passare dalla porta sul retro!!! Ora, già tu che alle 22,30 parti da casa coi fogli pensando di trovare qualcuno in negozio non sei tanto a posto, in più mi fai uscire in strada a quell'ora per dirmi che tanto non serve a nulla perchè me li porti domani???) dicevo, rapportarmi con certi clienti è stata una prova costante, ha messo molto alla prova il mio autocontrollo e ha sviluppato la mia fermezza (la mia faccia malgrado abbia 31 anni è ancora quella di una bambina e la gente fatica a prendermi sul serio). Mi sono trovata alle prese con venditori spietati, gente che ha cercato di infinocchiarmi (e qualcuno ci è riuscito alla grande specie all'inizio) ma poi ho imparato ad essere più calma e a dire di no.
Ho anche avuto clienti meravigliosi, alcuni che venivano lì a fare una fotocopia e chiaccheravano volentieri, persone molto piacevoli, gente che, siccome gli avevo ritoccato una vecchia foto di famiglia che era magari stata sotto l'alluvione e mi ero fatta poi pagare solo la stampa, tornava dopo un'ora con un vasetto di pesche sciroppate fatte in casa!
Un signore addirittura un po' di tempo fa è arrivato, mi ha chiesto una stampa a colori e ha trovato che un euro fosse troppo così gli ho fatto presente che il suo lavoro mi avrebbe occupato almeno 10 minuti (tra scansione, ritaglio, qualche ritocco, stampa...) e gli ho precisato che nei costi bisogna considerare anche i macchinari e la successiva tassazione del guadagno. gli ho detto tutto in tono scherzoso e amichevole. Mi ha fatto fare la stampa e il giorno dopo è tornato con un pacchetto di biscotti. Mi guarda e mi fa: "Madamin, ero al supermercato e ho visto i biscotti e ho pensato a lei che in effetti non se la deve passare tanto bene". mi ha messo tenerezza (anche se ero terribilmente imbarazzata, in pratica mi ha fatto la carità!)...
Ad ogni modo di gente strana ne ho trovata parecchia e a volte è stato molto divertente!
E quando non lo è stato, è comunque divertente ora raccontarlo a distanza di anni..

a 19 anni mi sono trasferita in campagna

Sono passata dalla Metropoli a un paesino di 45 abitanti sulla cima di una collina. potrebbe sembrare traumatico ma per me non lo è stato perchè mi sono trasferita per amore, e poi in questo paesino ho passato l'infanzia, era il paese della mia nonna.
Qui le cose sono molto differenti rispetto alla città, le persone che ho trovato sul mio cammino mi hanno sempre considerata un'estranea e inizialmente ci ho sofferto un po', poi ho osservato i legami che hanno tra di loro e mi sono rammaricata del fatto che non fossero profondi come quelli a cui ero abituata... poi mi sono accorta che semplicemente c'è una profonda diffidenza nei confronti del prossimo e una buona dose di chiusura mentale, così mi sono adeguata, ma non ho mai perso il mio desiderio e l'amore per vere amicizie e rapporti profondi e sinceri.
ad ogni modo qui i tempi sono scanditi ancora dalla Natura per fortuna, mentre a Milano la vita è frenetica e incentrata sulla velocità (mi ricordo i tempi perfettamente sincronizzati e se perdevi il metrò che avevi pensato di prendere tutta la tua giornata in precario equilibrio crollava come i cubi con le lettere dei bambini) qui invece si fa tutto con calma. si trova il tempo per una passeggiata alla sera prima o dopo cena, ci si ferma a fare de parole con chi è sulla porta di casa a prendere il fresco ( o a vedere la gente che passa). tutti si conoscono, molti non si salutano per vecchie beghe di avi che avevano litigato, storie che nessuno in realtà ricorda ma che fomentano un profondo odio... a volte mi fanno sorridere per tutta l'energia che impiegano a odiarsi, anche perchè a volte vedi persone che prese singolarmente sono anche molto piacevoli...
Mi è capitato tempo fa di andare a casa di un vecchio signore che mi raccontava le storie del paese. mi ha mostrato delle foto dei primi del 1900. credo che sia un prezioso patrimonio e mi piacerebbe raccogliere del materiale perchè sono gli ultimi anziani (quelli che erano già anziani quando ero bambina) che rischiano di portarsi via la cultura contadina, che oggi, a distanza di 12 anni da quando ho lasciato Milano, apprezzo ogni giorno di più...

sabato 21 giugno 2008

Partiamo dall'inizio.

Ho vissuto a Milano fino ai 19 anni. Mi sono diplomata al Liceo Artistico. una di quelle scuole che al fine lavorativo non ti da nulla, ma a me ha dato tantissimo in termini di formazione personale e caratteriale.
Non sono diventata un'artista, non ho creato nulla di meraviglioso ma mi sento artista dentro, creativa, anche se non ho ancora trovato il modo per tirare fuori i colori che ho dentro di me.
Ma ci sto lavorando.
Sono una di quelle persone che non ama le etichette, amo l'arte ma non m'interessa l'analisi critica da manuale, mi piace emozionarmi davanti all'immagine di qualcosa che suscita delle sensazioni forti, magari solo dentro di me, ma non è questo che conta veramente?
Al liceo ho trovato persone che non avevano paura di esprimere i loro pensieri e il loro modo di essere... e ho trovato anche persone che questa paura un po' l'avevano ma che mi hanno fatto l'onore di rendermi comunque partecipe. In quel periodo ho avuto Amiche che sono diventate sorelle e che oggi a distanza di 15 anni riesco a incontrare e solo guardandoci scatta l'intesa, come se non avessimo mai smesso di frequentarci.
Ho avuto la fortuna di avere amicizie veramente profonde, persone con le quali poter parlare di tutto, che mi hanno portato a crescere, che mi hanno portato l'amore per la conversazione, che poi con il mio trasferimento da Milano e l'allontanamento dalle mie amiche e grazie ad internet è diventato amore per la scrittura.

Sono stata veramente fortunata, è grazie a Elena, Angela, Deborah, Antonella, Adriana.. che il mio carattere ha iniziato a formarsi con una buona apertura mentale e una discreta dose di follia... diciamo pure un'abbondante dose di follia...

chi sono

Ciao a tutti.
Dopo anni di tentazione mi sono finalmente convinta a scrivere su un blog.
Perchè anch'io come tutti ho qualcosa da dire, anche se poi al momento di farlo, mi sembra che tutto ciò che c'è da dire sia già stato espresso. Invece no! Perchè siamo gocce nell'oceano ma ogni goccia è preziosa. Perchè è troppo facile lasciar mandare avanti il mondo agli altri pensando di non avere voce in capitolo. Le grandi persone sanno che ognuno può dire la sua e lo fanno, semplicemente, nel rispetto altrui. Ognuno ha un suo "perchè" di esistere nel mondo e non ci sono persone più importanti che ci possano far sentire inferiori se noi siamo noi a permetterlo.
Ecco, in questo blog vorrei parlare di ciò che mi ha fatto crescere e che quotidianamente mi fa migliorare. Delle cose che amo e di quelle che mi danno emozioni.
Due di queste sono la fotografia (anche se sono piuttosto scarsa, ma non demordo) e il contatto con gli animali, specialmente i cavalli.

Per ora mi fermo qui. Spero che abbiate piacere di percorrere questa strada insieme a me.

namastè
Apemara.