martedì 27 settembre 2011

In un mondo in cui avere una coscienza è sempre più difficile, c'è ampio margine di miglioramento.

Mi capita spesso di pensare di esser nata nel secolo sbagliato.. Penso a mia nonna, che si alzava al mattino presto, la sua sveglia era il gallo, andava a scuola a piedi, beveva il latte della sua mucca, mangiava le verdure del suo orto (quando ce n'erano), le uova delle sue galline (e quando le galline erano vecchie mangiavano anche quelle), si scaldava con la stufa a legna e il suo scaldaletto era "il previ".
Tempi duri sicuramente.
Io mi alzo al mattino, la sveglia del mio cellulare mi ricorda che già la tecnologia invade il mio mondo. Prendo in mano il telefono, fatto probabilmente in qualche fabbrica da bambini coreani che lavorano 18 ore al giorno per due dita in un occhio. Vado in bagno e mi lavo la faccia con il sapone fatto in casa, con olio di oliva e non di palma perchè l'olio di palma incrementa la deforestazione e proviene da paesi talmente lontani che con una saponetta potresti comprare la quantità di carburante utilizzata per il trasporto, idonea a far funzionare un generatore di corrente in sudafrica per un anno. Guardo i miei cani e preparo la pappa... fatta in casa ovviamente, con carne di macelleria, perchè le scatolette hanno dentro ogni schifezza: dai pesticidi alle parti tumorali alla segatura del macello...
Mi vesto, guardo l'etichetta dei miei pantaloni, made in? chi lo sa, l'etichetta è consumata... conosco persone che acquistano solo prodotti di marca, perchè questo dovrebbe dare loro la garanzia di qualità, a me della qualità interessa poco, vorrei poter acquistare un paio di pantaloni che non siano stati prodotti da gente iper sfruttata e pagata zero... peccato che le grandi marche facciano produrre in Cina comunque....
Esco a fare una passeggiata, magari mi schiarisco un po' le idee... metto la pettorina al cane, anche questa fatta certamente in Cina...
Al mio rientro faccio una doccia, facendo attenzione che lo shampoo sia non testato, chiudendo l'acqua mentre m'insapono, asciugando la doccia alla fine, per non dover poi usare l'anti-calcare che inquina un sacco...
Preparo una macchinata in lavatrice, con la dose minima di detersivo bio, con l'acqua più fredda possibile, con il programma più eco del mondo.... senza ammorbidente perchè "può provocare mutazioni genetiche negli organismi acquatici"... lavoro un po' al pc, poi preparo il pranzo... con due uova delle galline della cascina (per evitare quelle allevate in batteria con grandi sofferenze, perchè non basta prendere le uova da galline allevate a terra, visto che quelle vivono in un capannone puzzolente e malsano senza mai vedere la luce del sole) aggiungo due zucchine biologiche perchè anche se forse hanno ben poco di biologico voglio dare un messaggio al mercato...
preparo il pane fatto in casa, con la farina biologica perchè il costo del pane ormai è assurdo e in ogni caso non mi va di mangiare ogm...
Lavo i piatti con il mio detersivo ecologico diluito in aceto, prima li passo tutti velocemente con la spazzolina per eliminare il grosso, poi li lavo con la spugna.
Esco di casa sulla mia macchina di 10 anni che sta cadendo a pezzi, ma mi rifiuto di comprarne un'altra, finchè riesce a camminare: consuma poco e non voglio incrementare l'immondizia. La cambierò volentieri quando mi proporranno un'alternativa ecologica al gasolio.. Prima di prendere la macchina però c'è tutta una valutazione di coscienza da fare, perchè per quanto poco consumi, inquina sempre più di quanto vorrei, e il carburante è comunque oggetto di dibattito, il petrolio è stato causa di tante morti, dalle guerre all'inquinamento...
Passo davanti alla centrale nucleare in disuso dove ogni volta mi chiedo fino a quando me ne dovrò preoccupare.. Entro al supermercato e passo un quarto d'ora ad analizzare ogni articolo che devo comprare, dalla verdura bio e/o solidal, alla carne che acquisto bio (una missione veramente difficile) o per lo meno non ogm, ai prodotti per casa e corpo per i quali analizzo l'INCI e mediamente li ripongo sullo scaffale, perchè contengono agenti inquinanti, tossici o sono testati su animali.
Rientro a casa un po' sconsolata perchè ho trovato un terzo delle cose che mi servivano, mi riprometto di andare a fare scorta in un negozio del commercio equo solidale.

preparo la cena: stasera seitan fatto in casa, con la farina bio, la pentola a pressione per ridurre i consumi, la bacinella d'acqua invece dell'acqua a filo per non sprecarne di litri.... con due chili di farina mi viene il seitan per tutta una settimana, lo surgelo a fettine monodose e lo cucinerò in vari modi. Ci sono ancora dei pomodori nell'orto, gli ultimi, ne approfitto per una bella insalata con basilico fresco. Dopo cena cercherò su internet un negozio online che mi spedisca a casa dei prodotti ecologici/biologici/solidali/vegan, nel frattempo penso già agli imballi che dovrò suddividere per la raccolta differenziata: cartone, graffette, scotch, plastica... e mi chiedo: ma perchè a nessuno è venuto in mente di inventare uno scotch di carta che si possa smaltire... con la carta???