sabato 8 maggio 2010

io amo gli animali e so dirti il perchè...

In questi giorni sto leggendo un libro: "se i cani potessero parlare" è molto interessante, mi è stato consigliato dalla scuola thinkdog che sto frequentando, sono all'inizio e sto leggendo del tipo di legame e di sentimenti che i cani provano nei confronti dell'uomo, lo consiglio vivamente.

Ieri mattina ho letto su internet una notizia:
nel comune di Trepuzzi (Lecce) dei ragazzini annoiati danno fuoco ad un cane (Aura) che purtroppo non ce la fa e dopo Dio solo sa che agonia, muore.
Io non sono di quelle persone che augurano la morte a questa gente, sono dell'idea che non si augura mai del male a nessuno, però in questo preciso caso l'unica cosa che mi è venuto spontaneo pensare è stato: "legge del taglione" prendere sti ragazzini e bruciargli una mano. Se succedesse veramente una cosa simile forse la gente ci penserebbe su un po' di più prima di compiere un atto del genere... almeno, loro sicuramente lo farebbero...
Purtroppo non penso che sia il modo di risolvere le cose, la gente non dovrebbe dar fuoco a un cane per noia non per paura di essere "beccata" e che le si bruci una mano, ma perchè si rende conto che sta torturando un altro essere vivente (avevo scritto un essere umano.. lapsus?)

A me non verrebbe mai in mente di prendere un cane e dargli fuoco, perchè li amo e so dire e spiegare esattamente cosa amo in loro, so elencare i loro pregi, potrei fare veramente un elenco lunghissimo del bene che ci hanno fatto nei secoli, del bene che ci fanno ancora oggi e del bene che fanno a me nello specifico, e li amo anche quando la mia piccolina non ce la fa e fa pipì sul pavimento che ho appena lavato, o quando whisky è troppo spaventato per seguirmi in qualche posto, o quando i cani della villetta davanti la quale sto passando abbaiano compulsivamente e tutto quello che il proprietario fa è gridare loro di smettere dalla finestra del salotto (senza ovviamente ottenere risultato)...

Ora, prendiamo una persona colpevole di torture su animali, chiediamole le sue motivazioni. Scaviamo in fondo alle sue ragioni, a parte la motivazione "noia" che non è una reale motivazione, possono dare una spiegazione di quelo che gli passava per la testa in quel momento? Possono sostenere la logica della non sofferenza di un cane che brucia vivo malgrado le sue grida?
Se ci riescono, se ci riescono davvero, beh credo che neanche bruciargli una mano possa servire e in quel caso l'interrogatorio lo voglio fare come Leonida con l'ambasciatore persiano: davanti al pozzo...

Nessun commento: