venerdì 2 gennaio 2009

Chi ha stabilito che "ricchezza" equivalga a denaro?

Da pochi giorni per me si è chiuso un cerchio. Un anno fa circa ho chiuso un negozio che mi impegnava troppe ore e non mi dava i risultati sperati e mi sono trasferita a lavorare da casa, nel frattempo ho covato progetti un po' particolari.
Tutto è nato la scorsa estate in un week end in montagna vicino alle mucche in una zona ancora incontaminata. Lì ho capito che il mio mondo non è passare ore ed ore davanti al computer, il mio mondo è in mezzo alla natura, agli animali...
Pochi mesi fa ho portato a casa la mia cavalla, ora è in pensione in addestramento e ne sento la mancanza, andavo da lei 2 volte al giorno, a darle da mangiare, pulirla... ho portato a casa il letame un po' per volta per concimare il terreno e sto già progettando di realizzare delle miniserre riscaldate (a letame) per seminare i piantini per il prossimo anno (sto tenendo i semi di tutto ciò che m'interessa). Se questa cosa mi entusiasma più del pensiero di incassare 100 euro per un lavoro che mi hanno commissionato, dove sta la vera ricchezza?
Se spalare letame mi rilassa, se spostare il fieno mi diverte, se piantare un seme in attesa della nascita di una piantina mi emoziona, se un mio grande sogno è poter imparare a fare foto da togliere il fiato... cos'è più importante? Un conto in banca che mi permette di comprarmi quello che voglio o l'emozione che mi permetto di godere in ogni momento?
Siamo davvero sicuri che si DEBBA per forza essere milionari per essere felici? O forse basterebbe solo essere ricchi? Ricchi di una propria ricchezza personale... di quelle che poco o niente hanno a che fare con il conto in banca... di quelle che ottiene solo chi si permette di scegliere con la propria testa, e non con la testa dei "media" o "della gente"...

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