martedì 6 gennaio 2009

riprendiamoci il nostro cervello

ovvero: come ha fatto l'uomo a sopravvivere per migliaia di anni senza qualcuno che gli dicesse come comportarsi?

Ieri ero al supermercato, e mi guardavo attorno mentre ero in coda. Siamo veramente animali strani... cioè, la gente secondo me si sta completamente rimbambendo. passano minuti a leggere le calorie sul formaggio che comprano per potersene straffogare perchè tanto è light, prendono l'insalata in busta perchè è già lavata e si risparmia tempo, caspita ma quanto ci vuole a lavare un cespo d'insalata??? Ti sei accorto che costa 24 euro al chilo contro i 2 di quella che compri intera a peso??? ma siamo troppo "hi-tech" per metterci a lavare l'insalata, con l'immagine della pubblicità della mamma dinamica strafiga e supertruccata con 5 figli che si gode la vita perchè non deve lavare l'insalata... sicuramente è l'insalata in busta la chiave della sua felicità...
e poi compriamo i giornali per sapere cosa dobbiamo comprare, cosa dobbiamo mangiare, come dobbiamo pensare... io i soldi dei giornali li risparmio per comprarmi qualcosa di veramente utile (un libro... un corso di formazione... un regalo per una persona cara...) stando ai giornali non dovresti più mangiare nulla, i fritti fanno male, il vino una volta fa bene l'altra fa male, la verdure è inquinata, il latte fa venire l'osteoporosi, il formaggio e le uova alzano il colesterolo, la carne è gonfiata, il pesce è al mercurio... in base alla moda del momento, si leggono sui giornali le cose più contrastanti...
Non possiamo semplicemente usare un po' di criterio??? Ascoltandoci un pochino soltanto potremmo tenere presenti le reazioni del nostro corpo a determinati alimenti, ad esempio, io mi sono accorta che i cibi dolci (che, guarda caso non amo)non fanno per me, dopo un'ora mi viene il calo di zuccheri e devo subito mangiare di nuovo, ho poi sperimentato la pasta integrale, accorgendomi che mi fa abbioccare meno di quella bianca, ho scoperto anche che troppa carne mi rende nervosa (e io ne mangio poca perchè non ne sento molto il bisogno...). Mica me lo deve dire il giornale, o la televisione, cosa posso mangiare e cosa no. Quando mangio, se sto bene vuol dire che ho mangiato bene, e caspita, per mangiarmi una mozzarella light scondita, preferisco una punta di gorgonzola sul sedano, sfizia di più e le calorie a spanne saranno le stesse, anzi, forse meno!
Ma tornando al mio supermercato, dovendo prendere solo due cose, non ho preso nemmeno il cestello, poi mi sono lasciata tentare da melone e anguria, così avevo il melone e un quarto d'anguria appesi a una mano, il resto della spesa sulle braccia stile clown. davanti a me, nonno, nonna e nipotino sui 7 anni circa. Il nipote gioca con il rullo della spesa e la loro spesa è già avanti di 40 centimetri abbondanti, nonno e nonna lo lasciano fare. Io avendo quasi un dito segato, gli passo attorno e metto la mia spesa sul rullo. Loro mi guardano male (il nipotino stava giocando e io brutto orco cattivo l'ho interrotto). Ma siamo matti? Io 25 anni fa sarei stata spostata immediatamente alla vista di una persona in difficoltà, mi hanno insegnato ad alzarmi se sul tram c'era un anziano in piedi, mi hanno insegnato a guardarmi intorno e accorgermi degli altri... ora sembra che il mondo sia così pericoloso che i genitori si preoccupino solo di dare il più possibile ai propri figli, anche se questo significa renderli egoisti, egocentrici e menefreghisti... Il mondo non è più pericoloso di quando io ero piccola, sono cresciuta in una città come Milano, ma la cosa non mi ha mai impedito di andare in giro, anche se c'erano tantissime macchine, e ricordo ancora in quinta elementare quando si parlava del "mostro degli ascensori" (maniaco omicida che braccava le sue vittime in ascensore), o del maniaco del furgoncino vecchio (che era un settantenne che girava su un vecchissimo furgoncino per le colline e invitava le bambine a fare un giro...) e ricordo ancora quando tra l'asilo e le elementari mia nonna mi portava a fare la passeggiata al pomeriggio e attraversando il parco mi diceva di fare attenzione alle siringhe...
Ma tutte queste cose non hanno mai impedito a me o ai miei amici di uscire, per Milano o per le colline dove avevo la casa di villeggiatura perchè i nostri genitori ci hanno cresciuti con la coscienza di questi problemi. Ora invece sembra ci siano più pericoli (e i pericoli in realtà, quelli che possono affrontare dei bambini di 10 anni non sono molti più di quelli che c'erano 20 anni fa) allora pur di non doversi preoccupare che il bambino vada fuori a giocare esposto a maniaci, sequestratori, cani feroci, spacciatori, automobili e motorini, gli si comprano i videogiochi, portatili o meno.. così oltre a non imparare ad affrontare i problemi della vita, il pargolo si rimbecillisce totalmente davanti al video... Mi chiedo, con seria preoccupazione, che adulti diventeranno se non si abituano ora a fare i conti con le prove della vita.

Ragazzi, SVEGLIA!!!

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