venerdì 12 ottobre 2012

cosa metti nella ciotola?

La tendenza degli ultimi anni è quella di dare al cane cibo preconfezionato. La maggior parte dei veterinari consiglia le crocchette per evitare carenze nutrizionali.
Certo, perchè fino a qualche tempo fa l'alimentazione del cane era composta dagli scarti di cucina, che fosse la pasta al peperoncino, o le ossa del pollo allo spiedo o quando andava di lusso le zampe del pollo con il brodo e un po' di pane secco. se questo è lo standard ben vengano le crocchette... per lo meno lì le ossa e i becchi degli animali sono tritati e non si scheggiano nelle budella del cane...

Tra queste due situazioni limite però c'è un mondo intero....

Facendo una ricerca sul web si trova molto materiale  sull'alimentazione casalinga del cane... ci sono anche diverse linee di pensiero, se provate a cercare dieta barf potreste capitare anche su un sito in cui vi vendono i pulcini (interi, con tutte le piumette gialle) surgelati. La barf si basa su un'alimentazione a crudo... a me non piace molto, preferisco cucinare per i miei cani... Ad ogni modo torniamo alle crocchette industriali. Le marche più costose/reclamizzate non sono sinonimo di qualità.. Tanto per dare un'idea della questione:

  • Negli Stati Uniti nel 2009 sono morti 8000 cani per pet food con melamina. (cos'è la melamina? una materia prima per creare la plastica... più info qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Melammina#Tossicit.C3.A0)
  • Studi universitari hanno trovato dosi di etossichina (pesticida di fascia "A" in alimentazione umana con dosi superiori a 5 parti per milione il produttore viene arrestato) pari a 150 parti per milione in seguito all'esame di 25 marche tra le più costose. 
  • Durante gli interventi chirurgici i cani hanno iniziato a non addormentarsi con la dose normale di Pentothal (barbiturico). Si è poi scoperto che per confezionare il pet food venivano usati animali d'affezione soppressi con Pentothal e i cani ne erano assuefatti
per non parlare delle schifezze spacciate per carne e derivati: ossa, unghie, becchi e anche la segatura usata per raccogliere il sangue dal pavimento del macello. O ancora possiamo aggiungere che nell'alimentazione per animali da compagnia non ci sono standard qualitativi per la conservazione della carne, per intenderci, se un camion frigorifero si blocca o si rompe il sistema di refrigerazione, la carne marcia che non può essere più utilizzata per consumo umano viene portata alle aziende che producono pet food....

Per chi volesse approfondire consiglio il libro "fido non si fida". potete cercare anche su google "fido non si fida pdf" lo trovate pure gratis.

Vero è che cucinare per il proprio cane, specie per chi non cucina nemmeno per sè, è un impegno che richiede tempo, costanza e voglia di farlo...  Allora, se ti manca anche solo una di queste tre componenti affidati a una marca di pet food veramente seria e valida, che abbia materie prime destinate al consumo umano, controllate, con alti standard qualitativi, che abbia veramente "carne" quando sull'etichetta c'è scritto "carne"... che non abbia l'8% di proteine (come mi è capitato di vedere in alcuni - molti - prodotti). Una marca molto valida è Reico. Producono direttamente in sede, senza acquistare farine animali dalla Cina, comprano la carne da produttori locali, aiutando l'economia di zona e riducendo l'inquinamento dovuto a grandi e lunghi trasporti. Utilizzano solo carne (muscoli ed interiora) e cuociono i propri prodotti a temperature non troppo elevate, in modo da non distruggere il valore nutrizionale degli ingredienti. Hanno un elevato tenore di proteine e per finire hanno passato il test dei miei cani (che non mangiano nessun tipo di crocchetta industriale essendo abituati al cibo naturale) che è la cosa più importante!

Ricordatevi che una buona chimica è alla base di un organismo in salute!!!
REICO prodotti di Mara Begnini




Nessun commento: